Biblioteca OO.RR. di Foggia

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Progetto: "Un libro, medicina per l'anima"

Categoria: Giallo & Noir
Editore: Mondadori
Anno: 1975
N° catalogo: 2E

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Stato prestito: Disponibile

Disponibilità: 1/1

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Recensione

Questo romanzo del 1977 - un po' snobbato dai critici ma amatissimo (ci risulta) dai lettori - è costruito sull'inesauribile avvicendarsi di ribaltamenti, di disvelamenti e inganni e di citazioni cinefile molto divertenti e puntuali. Il tutto come naturale conseguenza della collaudata padronanza tecnica ed emotiva del grande Westlake.
Protagonista è Carey Thorpe critico cinematografico. Brillante, intelligente, grande seduttore di donne. Così almeno si vede Carey quando si guarda allo specchio. Ma questo seducente riflesso rischia di infrangersi, quando la bella Laura Penney, la ragazza del momento, durante una violenta lite, batte la testa contro lo spigolo di un tavolino e muore sul colpo (questo ve lo riveliamo senza timore, tanto è descritto nelle prime due righe del romanzo...). Subito dopo il critico si accorge di tendere naturalmente all'impunità. Visto che nessuno ci crederà che sia stata una disgrazia, pensa, per farla franca devo architettare qualcosa! Ma quando, nonostante i suoi equilibrismi, s'accorgerà d'essere perduto, ecco che arriverà a salvarlo una specie d'angelo custode che, manco a dirlo, è il sergente Fred Staples, il poliziotto incaricato di indagare sulla morte della ragazza. Anzi, diventatogli amico e devoto suo fan, Staples addirittura lo incaricherà - d'accordo con i suoi superiori - di aiutarlo nell'indagine, allargando poi l'incarico ad un altro paio di morti ammazzati (ad opera anche questi del grande critico). E, come se non bastasse, gli chiederà di spremersi le meningi su un paio di enigmi classici, tipo quello della camera chiusa!

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