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Il materiale da cui è uscito questo libro è stato da me raccolto durante l'arco di quasi due decenni e, a partire dal lontano 1954, pubblicato in forma di articoli su alcuni dei maggiori quotidiani italiani. I fili che tengono unito il succedersi di quadri disegnati in luoghi e tempi diversi sono l'interesse per gli animali - che sono i personaggi di questo << romanzo >> - e l'attegiamento di simpatia nei loro confronti dovuto, prima di tutto, alla sorte preoccupante in cui essi versano in tutto il mondo, a causa dell'espandersi della civiltà tecnologica.

La persecuzione degli animali, oggetto della denuncia di queste pagine, è uno dei capitoli più gravi e drammatici di quel più grande ''assalto alla natura'' che, ai nostri giorni, a cavallo della cosiddetta ''civiltà delle macchine'', si spiega con una vastità e una violenza mai vista nella storia della famiglia Antropus e costituisce un attentato senza precedenti all'equilibrio fisico del pianeta.

Todisco ha fatto del problema della difesa ambientale il primo dei suoi interessi civili e culturali, impegnandosi in una instancabile e coraggiosa campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica.