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Gaston Leroux

Gaston Leroux

Gaston Louis Alfred Leroux (Parigi, 6 maggio 1868 – Nizza, 15 aprile 1927) è stato un poeta, giornalista e scrittore francese.
Nato a Parigi, da famiglia molto facoltosa, suo padre era un appaltatore di lavori pubblici. Formatosi nella cittadina di Eu, in Alta Normandia, nel 1886 si trasferì a Parigi per studiare giurisprudenza. Leroux rimase orfano a soli vent'anni ed ereditati un milione di franchi li sperperò con noncuranza al gioco d'azzardo. Laureatosi in giurisprudenza, prestò giuramento come avvocato il 22 gennaio 1890 ed esercitò la professione legale per un periodo di circa tre anni, fino al 1893, per poi dedicarsi all'attività di giornalista, scrivendo inizialmente dei resoconti giudiziari per il quotidiano L'Écho de Paris.
Grazie alla sua brillante cronaca del celebre processo contro l'anarchico Auguste Vaillant, attirò l'attenzione di Maurice Bunau-Varilla, direttore del quotidiano Le Matin (giornale francese fondato nel 1884 e chiuso nel 1944), che lo volle assumere come cronista giudiziario. Compì numerosi viaggi in qualità di reporter in Francia e all'estero, e scrisse la cronaca della spedizione antartica Nordenskjöld-Larsen. Inviato come cronista in Russia, tra il 1904 ed il 1906, ed ebbe l'occasione di seguire in qualità di testimone oculare dei moti del 1905. Si interessò inoltre di critica teatrale, di cronaca giudiziaria, di cronaca nera, e durante la prima guerra mondiale fu corrispondente di guerra e inviato.
Fu indubbiamente, come scrive Giorgio Ghidetti,[1] "un abile giornalista, in possesso di una reale cultura e di un profondo senso dell'osservazione... continuatore di Gaboriau non tanto per l'affinità dei temi letterari, quanto per il medesimo gusto dell'imprevisto, dei travestimenti, delle doppie personalità e delle coincidenze condotte fino al limite del credibile. Le leggi della probabilità non esistono, siamo di fronte a dei veri e propri rompicapo che sollecitano l'intelligenza del lettore e a tutto questo contribuiscono senza dubbio lo stile fin troppo conciso e l'estrema schematizzazione dei personaggi".
Scrittore non solo di romanzi polizieschi, ma anche di avventura sulla scia di Verne, fu inoltre scrittore di libri dell'orrore, come Il fantasma dell'Opera, che venne più volte rappresentato sugli schermi. Inventore del personaggio Joseph Josephin, giornalista-detective, noto come Rouletabille, scrisse nel 1907 un fortunato romanzo poliziesco, Il mistero della camera gialla, che venne giudicato da John Dickson Carr, come scrive Franco Fossati,[2] "uno dei più bei romanzi polizieschi mai pubblicati". Al ciclo investigativo di Rouletabille, Leroux affiancherà, a partire dagli anni venti, una seconda serie di romanzi (cinque in tutto) incentrata sulle peripezie del personaggio dell'evaso Chéri-Bibi, perseguitato dalla legge perché accusato ingiustamente di omicidio.