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SOS, salvate le nostre anime. I segnali di soccorso vengono raccolti dalle stazioni della costa e da altre navi che stanno sfuggendo all'impetuoso, terribile fortunale. Una cupa disperazione si diffonde a bordo opprimendo passeggeri ed equipaggio: il nostromo insanguina il volto smarrito di Stubbs che non intende o non riesce a eseguire i suoi ordini, e il capitano Harkness, << lupo di mare >> flemmatico e implacabile, scruta accigliato la lunga catena di marosi che s'infrange sul vecchio, possente scafo. Una giovane maestra, Anna Brown, lascia aperta la porta della propria cabina all'ufficiale Costain, e ambedue sono convinti di amare per l'ultima volta. 

La Saetta Atlantica continua ad essere spinta alla deriva, percossa dalla burrasca che ne rallenta la velocità. Un'onda livida si solleva sbarrando l'orizzonte: lo schianto del fasciame spezzato giunge ammonitore dal profondo della stiva. Il vento porta un lugubre grido: il nostromo e la sua squadra cercano di salvare le zattere, o un uomo è precipitato? La vedetta, inebita dall'orrore, urla: <<La nave si rovescia! >>. Consumato ritrattista, Elleston Trevor penetra nei labirinti del cuore umano indagandone le complicazioni psicologiche e affettive; gli apprfondimenti e le incalzanti analisi portano i personaggi a un rilievo quasi allucinante. I classici elementi della narrativa << di mare >> assuomono qui la sottile violenza dei simboli.

Il lettore si troverà avvinto da questa inquietante vicenda, dove momenti di sapore surreale s'intrecciano a scene di drammatico e incisivo realismo.