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Erano davvero molto poche le cose riuscivano ancora a sconvolgere Frank De Nardò, eppure quella ci riuscì. Era una rivista, recapitata con la posta del mattino: Nymphette si intitolava. Le pagine lucide erano illustrate da foto di bambini e soprattutto bambine di nove o dieci anni, qualcuno anche più piccolo, ritratti nudi in pose oscene. Alcuni erano in compagnia di uomini che si comportavano come nessun uomo dovrebbe mai comportarsi con un bambino. Una delle modelle-bambine era Valeria Sommers, ricca ereditiera newyorchese scomparsa senza lasciare traccia alcuni mesi prima. Francesco decise di accettare il caso. Prende avvio in questo modo una caccia alla bambina, spietata e pericolosa, senza esclusione di colpi, che dal lussuoso appartamento su Central Park si snoda attraverso i sorridi viottoli della vecchia Napoli, fino alle ambigue viuzze di Amsterdam. Una lotta astuta e mortale tra un integerrimo investigatore spalleggiato da un terribile "padrino" e una banda di rapitori senza scrupoli, un'indagine che conduce dritta nel cuore della tratta delle bianche e nello squallido mondo della pedofilia, il più Sedico, infame, agghiacciante dei crimini.