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Da sempre abita nei pensieri degli uomini una figura insieme di madre e di prostituta, da cui essere iniziati, e che nei recessi del corpo grande e sensuale nascond3 i tesori della tenerezza e della depravazione. Per Gian Maria, che non ha ancora diciotto anni  e vorrebbe scrivere una tragedia, l'archetipo si incarna in Magda, una milanese quarantenne incontrata durante le vacanze in un albergo delle Dolomiti del Brenta. Il giovane tragico si innamora neghittosa e rannuvolata, misteriosamente sofferente come ogni divinità che si l'argine agli uomini, parata di gioielli come un'amante baudelairiana. Per lui Magda è la porta che dà accesso al mondo torbido e intricato della vita sensuale, con le trame, le ambiguità, i personaggi strani e fantastici che sembrano appartenere a "una favola, radicata però, come tutte lefavole, in una realtàsegreta e indecifrabile". Quella porta Gian Maria non la varcherá, per lui il momento di iniziazione non è ancora arrivato: il corpo dell'amata che gli apparve vicino e disposto ad assecondare ogni desiderio, è anche,per qualche oscura ragione, arduo e inaccessibile.