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Il gioco del prigioniero
- Categoria: Narrativa Contemporanea
- Autore: Giorgio Calcagno
- Editore: Rizzoli
- Anno: 1990
- N° catalogo: 5E
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Stato prestito: Disponibile
Recensione
Un prestigioso uomo politico sequestrato da un gruppo di terroristi appartenenti all'estrema sinistra, il suo carceriere, una misteriosa casa-prigione sperduta, apparentemente, in un punto imprecisato dell'Appennino, una scacchiera. Ecco i protagonisti, l'ambiente e l'elemento fondamentale dai quali prende spunto questo nuovo e sorprendente romanzo di giorgio Calcagno.
Sequestrato e sequestratore sono tagliati fuori dal resto del mondo, immersi, avvolti e sovrastati da una solitudine compatta e palpabile, interrotta una volta alla settimana - ma solo per brevi istanti - dalla rapida e fugace visita degli uomini e delle donne dell'organizzazione terroristica incaricati di rifornire i due segregati di cibo e di vestiario. Ed è in questa atmosfera rarefatta, allucinata e soffocante che i due giocano una partita a scacchi interminabile e decisiva - quella partita a scacchi, gioco antichissimo e crudele, che sin dalla più remota antichità è stata interpretata come la vera grande metafora della vita e anche della morte.
E così, quasi insensibilmente, in questa casa dove i silenzi e le cose non dette pesano più delle parole, sulla scacchiera si produce una straordinaria mutazione: non sono più infatti, i pedoni, le torri, gli alfieri a essere mossi per cercare di intrappolare senza scampo il re avversario: al posto di pezzi senza volto, muti e impassibili nel loro gioco eterno e spietato, si sostituiscono a poco a poco i due protagonisti, impegnati in una battaglia sottile, perversa, senza esclusione di colpi la cui posta, per ognuno, è la propria identità e autoaffermazione. Una partita che dura a lungo stte anni, il tempo della prigionia sino a una soluzione sorpendente il cui gioco delle parti si rivela ancora una volta in tutto il suo grottesco e tragico cinismo, dove chi sembrava aver vinto perde, e chi sembrava aver perso vince.