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Due personaggi campeggiano in questo sorprendente <<ritratto di famiglia>>: Elsa Morante e sua madre. Le opere della Morante,destinate a restare tra le maggiori della nostra letteratura,sono ben note. Molto meno nota è la vita: l'inconciliata diversità della sua figura, la coraggiosa autonomia del pensiero e delle scelte, il rifiuto di stare al gioco della società letteraria e giornalistica le hanno procurato,lei viva , amore o ripulsa, devozione o antipatia; hanno affidato a <<si dice>> spesso imprecisi la conoscenza della sua biografia. Scrittore egli stesso, il fratello Marcello ne rievoca ora gli anni anni dell'infanzia e della formazione nel quadro di una famiglia singolare dominata da un'altra figura irripetibile, quella della madre. In questa famiglia ci sono un <<padre>> che non è quello vero,uno <<zio>>che compare e scompare, due fratelli e due sorelle con caratteri opposti e diversi e rapporti tra loro intensissimi,scorretti da una passionale solidarietà. E'c'è soprattutto la madre, che con la sua irruenza,le sue ambizioni e incontrollabile umoralità segna il carattere e per molti versi il destino dei propri figli.