Biblioteca OO.RR. di Foggia

Biblioteca OO.RR. di Foggia

Progetto: "Un libro, medicina per l'anima"

Categoria: Letteratura Italiana
Editore: Einaudi
Anno: 1973
N° catalogo: 7B

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Stato prestito: Disponibile

Disponibilità: 1/1

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Recensione

I pensieri del Pavese sono intrisi di coraggio e umiltà, di un incessante amore che rivolge alla cultura classica e moderna, infatti alcune volte vengono riportate intere pagine in francese e in inglese. In lui, dopo un’attenta analisi storica, nasce la consapevolezza che: “L’arte e lo scrivere non sono mestieri. Almeno in quest’epoca.”

Crede fermamente che: “In qualunque momento, lo scrittore deve poter dire: no, questo non lo scrivo cioè, avere un altro mestiere.”

 

Scrittore laico e razionale, vede la vita come un percorso pregno di felicità, e questa felicità può essere avvalorata solo dalla morte cioè dal suicidio che egli agogna durante tutti gli anni della sua intensa vita, ma che cade quando: “Più il dolore è determinato e preciso, più l’istinto della vita si dibatte.”

Compie scelte di vita molto forti, dettate dalla sua ideologia anti-fascista.

 

Al contempo, le fatiche politiche e letterarie le compie sempre dettate da uno spirito di grande umiltà.

Nella sua vita non aleggia mai lo spirito di consapevolezza che un’unica donna possa condividere con l’uomo-scrittore lo stesso destino.

Egli, infatti, si ritrova: “La sera seduto davanti allo specchio per tenermi compagnia.”

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